Alla Centrale Operativa di Ischia arrivano diverse segnalazioni di richiesta di aiuto da parte di persone anziane. In molti segnalano vicende che hanno i contorni di una truffa ma questa è davvero originale. Una campagna di sensibilizzazione contro questi reati odiosi ma all’inverso.
Riassumiamo. In sostanza vi chiama un uomo e dice di essere un carabiniere. Vi dice che nella vostra zona si aggirano pericolosi malfattori e che questi vi vogliono truffare prendendosi tutti i vostri i soldi e i vostri gioielli. La scusa è sempre la stessa, il finto incidente, il finto maresciallo e il figlio o il nipote che deve essere “liberato” con denaro.
Storie già sentite e vissute ma sempre attuali. Tutto nella norma se così possiamo definirla ma la cosa assurda è che a raccontare queste vicende alle vittime è lo stesso truffatore. Già, perché il carabiniere posticcio vi dice che è tutto sotto controllo e che i malviventi sono stati scoperti e che i “colleghi” sono pronti ad arrestarli. Basterà solo consegnare al truffatore tutto il denaro che chiede tanto ci saranno i carabinieri pronti a bloccarlo.
Fortunatamente la campagna di sensibilizzazione dei carabinieri contro le truffe, quella vera, a Ischia ha funzionato e sta funzionando ed è così che i cittadini non si sono fidati ed hanno contattato il 112.
I militari dell’Arma in pochi minuti hanno raccolto le segnalazioni dei cittadini riuscendo così a restringere il campo di azione e di ricerca. L’uomo è stato individuato e fermato. Perquisito, il 21enne di Castel Volturno già noto alle forze dell’ordine, è stato trovato in possesso di diversi smartphone che sono stati sequestrati. Nei dispositivi diversi i messaggi utili a ricostruire i tentativi di truffa nonché ulteriori pregressi episodi in corso di accertamento.
Il giovane è stato denunciato e proposto per il foglio di via obbligatorio dai comuni dell’isola d’Ischia. L’allerta è massima e le indagini proseguono.
Vedi insights e inserzioni
Mi piace
Commenta
Condividi
E’ il capitolo finale di un pomeriggio di contrasti di coppia, tra nonni rivali e una bimba inerme.
La vicenda che racconteremo è quella di un pomeriggio non convenzionale in una stradina residenziale di Casoria, popolosa cittadina alle porte di Napoli.
Sono le 17 e mamma e papà sono stati invitati ad una festa.
Un party tra adulti, un piccolo aperitivo con alcuni coetanei per festeggiare i 30.
Nessun dress code ma solo una piccola preghiera: non portate i bambini!
Dove lasciare, dunque, la figlioletta durante quelle ore di svago?
La risposta è la stessa per molti, dai nonni.
Piccola premessa prima di continuare.
Le famiglie alle spalle dei due giovani sposi non vanno per niente d’accordo.
E spesso, tra i Capuleti e Montecchi casoriani, nascono diverbi che sembrano sul punto di finire in tragedia.
Le lancette che scandiscono il dramma prossimo a venire si fermano quando il papà, 31 anni e primo protagonista della storia, decide di portare la figlia dai propri genitori.
La compagna non è d’accordo, con i suoceri non corre buon sangue.
Inizia la lite e mamma e papà, con la bambina in auto, finiscono per insultarsi. Sono sotto casa della prima “fazione” di nonni quando il 31enne, esausto, avvia l’auto e cede alle pressioni della donna.
Raggiunge gli altri nonni, i genitori della compagna, e chiede loro di riprendersi per sempre la figlia.
Come fosse un reso per un acquisto online.
I toni, come comprensibile, si accendono ulteriormente.
Il 31enne va via.
In strada, il nostro papà di 31 anni reagisce d’impeto e prende a pugni l’auto del cognato.
Suocero e proprietario del veicolo lo raggiungono, nasce la rissa.
Una lotta due contro uno che avrebbe fatto pendere l’ago della bilancia in favore della maggioranza se non fosse stato per il supporto del coltello che il 31enne aveva in tasca.
5 le coltellate inferte al suocero: addome, inguine, spalla e torace.
Lo lascerà in una pozza di sangue, mentre il figlio chiede aiuto e compone il 112.
Il giovane papà sale in auto, percorre poche centinaia di metri e poi cambia idea. Si rende conto di aver fatto una sciocchezza e torna indietro.
I carabinieri della stazione e della sezione radiomobile di Casoria lo troveranno lì, accovacciato vicino al suocero a cui aveva dedicato amichevoli parole di rassicurazione.
L’uomo è stato arrestato per tentato omicidio e sarà portato in carcere, in attesa di giudizio.
La vittima è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Frattamaggiore ed è ancora in osservazione, non in pericolo di vita.
Mariano Scotto
Il suo alito dava senso a quella bottiglia di vino semivuota, la violenza una diretta emanazione di quella dipendenza ormai consolidata.
Per un 34enne di Giugliano sono scattate le manette, dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia.
I carabinieri della stazione di Varcaturo sono stati allertati da una chiamata disperata. Una voce rotta dal pianto chiedeva aiuto, ad accompagnare le sue parole disperate un sottofondo di grida sconnesse e minacce.
L’intervento è stato immediato, la lite ancora in corso.
La vittima, una 25enne napoletana, era disperata.
Sul corpo visibili ematomi causati dalle botte.
L’uomo era ubriaco e, senza alcun motivo apparente, aveva preso a picchiare selvaggiamente la convivente. Le aveva stretto una mano al collo e poi l’aveva presa a calci alle gambe.
Poi pugni al torace e schiaffi in pieno volto.
Il 34enne è stato arrestato e portato in carcere, la vittima in ospedale.
Secondo quanto emerso, le vessazioni non erano una novità. Erano ormai 6 anni che andavano avanti, sempre causate dall’abuso di alcolici.
– La rigenerazione green, finalizzata a creare una “Foresta urbana”, prosegue nel quartiere puteolano di Monterusciello ed estende il campo della sua azione di riqualificazione. Non solo piantumazione di alberi e piante (quasi 60 mila quelle previste a fine progetto), ma anche pulizia, bonifica e riattivazione di vecchie reti infrastrutturali.
Ne è un esempio “l’area 3”, adiacente a Via Scarpetta, nei pressi delle strade dove si volge il mercato rionale. Una delle porzioni dove è stato più complicato entrare. Il deficit di programmazione e manutenzione ordinaria, come era prevedibile, durato quasi 40 anni, ha prodotto utilizzi impropri e accumulo di rifiuti solidi urbani, stimati in 6/7 tonnellate, su un totale di 20 tonnellate raccolte finora su tutti e 46 gli ettari che sono oggetto dell’intervento finanziato con fondi PNRR per la transizione ecologica.
Nell’area 3, grande quasi 7 ettari, è stata messa in luce la presenza di due canali di regimentazione delle acque, lunghi rispettivamente 200 e 300 metri circa, quasi dimenticati, utilissimi per evitare allagamenti dopo le piogge, a ridosso delle abitazioni e delle strutture scolastiche vicine. Completamente ostruiti da rifiuti misti a fango, vengono ora restituiti ai cittadini e alla comunità come infrastruttura pubblica. Fondamentale, dunque, che l’Ente pubblico e la comunità sappiano cogliere il valore aggiunto, in termini di servizi, rappresentato dal lavoro condotto nell’ambito nel progetto “foresta urbana di Monterusciello”.
L’area 3 vede, inoltre, vede la presenza di un originario bosco di castagno, che è stato possibile rivitalizzare con l’eliminazione della vegetazione infestante e delle piante malate, che accompagnerà le ulteriori nuove piantumazioni di specie autoctone e di macchia mediterranea.
La strada per migliorare le condizioni materiali del grande insediamento post-bradisismico di Monterusciello è senz’altro lunga, ma un passo alla volta è possibile recuperare non solo gli ettari di terreno a un uso più civile e pulito, ma anche un po’ di fiducia e di sguardo positivo da parte dei residenti verso l’idea stessa di “pubblico” e di “quartiere”.
I carabinieri della stazione di Caivano hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio Pasquale Palmieri, 21enne del parco Verde, già ai domiciliari.
Nonostante fosse ristretto tra le quattro pareti di casa, i militari hanno rinvenuto in una delle stanze dell’abitazione 8,23 grammi di marijuana, 45 circa di cocaina ancora da confezionare e oltre 1900 euro in contante ritenuto provento illecito. Palmieri è stato portato in carcere, in attesa di giudizio.
Partono domani, all’Auditorium della Regione Campania all’Isola C3 del Centro Direzionale, i corsi di formazione per i dirigenti, i funzionari e i dipendenti pubblici addetti al Servizio Nazionale di Protezione Civile e degli istituti scolastici sul rischio bradisismico e vulcanico ai Campi Flegrei.
L’attività che vede impegnati docenti del Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Ingv, della Protezione Civile della Regione Campania e dei Comuni interessati, rientra nel Piano della Comunicazione approvato con delibera di Giunta Regionale 679 del 23 novembre scorso a seguito del DL 140 del 12 ottobre 2023.
L’attività formativa sarà articolata su approfondimenti dei vari aspetti tecnici. Otto gli argomenti trattati: il Servizio Nazionale della Protezione Civile e il sistema regionale, gli aspetti scientifici legati alla fenomenologia vulcanica, il Piano Nazionale Campi Flegrei per il rischio vulcanico, le fasi operative per la pianificazione del rischio vulcanico, la pianificazione comunale per il rischio vulcanico, il DL 140, il Piano della Comunicazione e comportamenti corretti, il Piano Speditivo di emergenza per il rischio bradisismo.
I corsi per i funzionari puntano ad una formazione specialistica per favorire la diffusione della conoscenza delle misure connesse alle pianificazioni di Protezione Civile.
Il percorso si sviluppa in parallelo a quello per i volontari partito il 23 marzo scorso e che vede fissata già la seconda edizione per il 6 aprile prossimo sempre all’Auditorium del Centro Direzionale.